Scappamento a rinculo, battuta ore a partiora
Campanile e Chiesa di San Antonio di Padova di Pieria
La costruzione del Campanile risale al 1869 come si legge sulla lapide all'ingresso "Pieria eresse 1869" è stato restaurato e consolidato nel 1990. Nell'opera di restauro è stato sostituito il quadrante con uno in pietra "piasentina" opera di Claudio CAROSELLI e anche l'orologio è stato sostituito con uno elettrificato. L'antico Orologio F.lli Solari è esposto presso il Museo dell'Orologeria di Pesariis.
La Chiesa risale al 1690. Nel 1737 venne ampliato il coro e vi fu aggiunta la sacrestia. Scrive don Antonio Roia che nel 1764 si deliberò di rifarla e l'attuale innalzata nel 1783 e consacrata il 2 giugno ???? arieggia a quelle edificate dagli Schiavi di Tolmezzo.
La riedificazione, probabilmente ne mutò l'orientamento portando l'ingresso a ovest. L'edificio è di notevoli proporzioni con copertura a padiglione, presenta una semplice facciata caratterizzata da un portale riquadrato da una cornice aggettante e da una finestra rettangolare, motivo a dentelli lungo gli spioventi della facciata.
Ha tre altari: Altare Maggiore con le statue di san Antonio in una nicchia e San Lorenzo e San Fermo sui due pilastri laterali opera di Andrea Mattia detto "Caretton" di Sutrio (che pretendeva farla da scultore - dice pre Antonio Roia);
Altare dedicato a San Francesco d'Assisi (legno intagliato e dipinto di autore friulano ignoto di misure 580x268x101) fatto eseguire dal sig. Mattia q. Leonardo Federico Giorgessi di Prato, che il 30 luglio 1708 testando ordinava un legato acciò vi si cantasse messa il dì del santo. La pala raffigurante San Francesco d'Assisi è un olio su tela (187x105) in discreto stato di conservazione opera di Cherubini Giuseppe 1822.
Altare della Beata Vergine seconda metà del secolo XVII in legno intagliato dorato e dipinto proveniente dalla "bottega dei Comuzzo" in discreto stato di conservazione (500x200x90). La pala, scrive don Antonio Roia "da non molti anni deturpata, a quanto si dice, da un fabbro che piccatasi d'intendersi di pittura", raffigurante San Antonio, la Madonna del Rosario, San Lorenzo e le anime purganti databile XVII-XVIII secolo di pittore friulano ignoto è un olio su tela di 200x130 in mediocre stato di conservazione.
La volta sovrastante l'altare maggiore è affrescata (XVIII-IXX secolo) da autore ignoto con la raffigurazione della SS. Trinità ed è in mediocre stato di conservazione. Il soffitto della navata centrale ospita un'olio su tela di grande dimensione 500x200 circa, abbisognevole di restauro che potrebbe rilevare la mano di un autore non disprezzabile. Vi è raffigurata l'Assunzione della Beata Vergine.